Qualche buona pratica.

Ok. Uno dei mattoni costitutivi di un nuovo sistema di mobilità è la drastica riduzione dei flussi di traffico privato. Senza di questo non sarà mai possibile destinare alle persone e ad altre modalità di trasporto meno invasive e più sostenibili lo spazio adesso monopolizzato dalle automobili. E’ necessario quindi, contemporaneamente alla massiccia introduzione di alternative al trasporto motorizzato privato, garantire a queste una reale possibilità di sviluppo togliendo fisicamente gli ostacoli – leggi traffico – che ne impediscono o ne rendono difficile una gestione efficiente.

Utopia? Non proprio; ci sono già riusciti in molti posti, quando c’è stato un aumento dell’attenzione da parte di cittadini ed istituzioni verso i problemi della vivibilità urbana. In queste occasioni si sono messe in pratica tutta una serie di misure volte ad aumentare i costi diretti e indiretti degli spostamenti veicolari privati per favorire il ricorso ad altre modalità di trasporto o a sostituti del trasporto. Con risultati sorprendenti, quanto meno per il senso comune corrente che vuole una riduzione dei flussi veicolari impossibile senza peggiorare le condizioni dell’economia locale.

I link che seguono parlano di queste esperienze.

Pochi esempi ma buoni

Parigi

Milano. MILANO?

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