
Le giovani generazioni sempre meno motorizzate

Il 4 maggio a Milano, proprio davanti alla Stazione Centrale, si terrà il battesimo della Rete per la Mobilità Nuova, un cartello di associazioni e privati cittadini che si propone di fare lobbying per trasferire risorse finanziarie dalla vecchia alla Nuova Mobilità. 115 finora le sigle aderenti, tra le quali anche la nostra Associazione dato che riteniamo che il mondo della mobilità e dei trasporti vada profondamente cambiato, uscendo dai modi di vedere del secolo scorso, troppo incentrati sulle modalità del trasporto individuale privato come risoluzione della necessità di muoversi. Tale modello, oltre a essere quanto meno superficiale nel considerare il problema della sicurezza stradale e a creare grossi problemi di disparità di accesso alle risorse urbane, discriminando persone che per condizioni di età, reddito, salute o anche semplici convinzioni personali non hanno accesso a un’automobile, rischia di minare alla base il concetto stesso di “comunità urbana” precludendo di fatto l’uso degli spazi a chiunque non sia alla guida di un veicolo a motore e quindi inibendo il soddisfacimento di tutti quei bisogni che hanno storicamente trovato delle risposte attraverso un uso condiviso degli spazi pubblici. Continua a leggere
(da Popupcity) La pedonabilità è una campo nel quale sempre più città si stanno impegnando. Le nostre umili gambe passano spesso in secondo piano quando progettiamo i sistemi urbani di trasporto, con amministrazioni comunali che si gettano con passione nella costruzione di corsie ciclabili e strade a perdita d’occhio, completamente dimentiche dei bisogni dei pedoni. Invece di focalizzarsi su queste modalità di trasporto, Pontevedra nel nord – ovest spagnolo negli ultimi 15 anni ha provato a diventare più camminabile. Ultimamente a Pontevedra è stata messa a punto anche una mappa pedonale in “stile metropolitana”. Continua a leggere
Riporto un articolo molto interessante scritto da Paolo Massi sul proprio blog Leggenda Urbana riguardante la contrapposizione tra le città finte (gli outlet) e le città vere dove viviamo quotidianamente.
A quanti di voi è capitato di andare all’Outlet solo per fare una passeggiata?
Capita di sentire biasimare i pedoni di assumere comportamenti troppo rischiosi e di essere quindi essi stessi i responsabili dei numerosi incidenti mortali che li vedono coinvolti. Ma è semplice attraversare in sicurezza una strada? Chi è da biasimare quando un pedone muore? Continua a leggere
Dopo la presentazione della mappa di BikeDistrict, vi segnaliamo oggi un’altra mappa – di meno immediato utilizzo e assai meno gioiosa – utile per rendere conto in un click delle tragedie che si consumano quotidianamente sulle nostre strade, spesso nel silenzio e nell’indifferenza generale di tutti noi, potenziali vittime e carnefici nello stesso momento.
Si tratta della mappatura degli incidenti stradali occorsi tra il 2000 e il 2010 in Gran Bretagna, Continua a leggere
Dal 12 al 18 maggio migliaia di lavoratori in tutta la Gran Bretagna si sposteranno a piedi per andare e tornare dal lavoro e per effettuare i compiti che vengono loro richiesti nell’ambito di una delle più salutari sfide attuate fino ad oggi sui luoghi di lavoro. Per farlo possono segnalarsi sul sito web di My Living Street dove sarà possibile riportare distanze, tempi e numeri di passi camminati per valutare i totali individuali e collettivi di chilometri percorsi, calorie consumate e risparmi di emissioni. Continua a leggere
La Bolivia ha celebrato in settembre la sua prima “Giornata Nazionale del Pedone”. L’iniziativa ha incoraggiato gli abitanti di nove città dello stato sudamericano a utilizzare il trasporto attivo vietando per un giorno la circolazione di tutti i veicoli a motore, compresi gli autobus. Secondo la BBC sono stati due milioni gli autoveicoli lasciati in garage. Continua a leggere
Uno studio di S. Turner e S. Abley, di NZTA, “Predicting Walkability”, delinea una nuova metodologia per valutare la qualità degli ambienti pedonali. Quete nuove linee guida sono state realizzate utilizzando due precedenti metodologie: la valutazione della percezione degli ambienti urbani da parte delle persone come indicato dalle linee guida di NZTA e la valutazione sistematica delle variabili fisiche ed operative di una strada urbana effettuata seguendo la metodologia esposta in Walkability Research Tools – Variables Collection Methodology. Continua a leggere
Abbiamo già segnalato il progetto TEMS, il database curato da EPOMM sugli share modali delle diverse città europee. Oggi un’analisi un po’ più approfondita di quello che ci auguriamo possa essere un valido strumento a disposizione di istituzioni, cittadini e professionisti.
Questo progetto di EPOMM – la piattaforma europea per il mobility management – rappresenta uno strumento davvero utile. Continua a leggere
Segnaliamo oggi questo strumento lanciato da EPOMM-PLUS: un database che raccoglie in modo sintetico e immediatamente percepibile gli split modali di diverse città europee. Anche se i dati forniti spesso non sono aggiornatissimi, non sorprende che ancora una volta le città italiane presenti, con l’unica eccezione di Bolzano, non fanno una bella figura, con uno share modale dell’auto che la fa da padrone arrivando sempre a rappresentare almeno la metà degli spostamenti totali – molto spesso anche i due terzi. Continua a leggere